Il processo contro gli aggressori di Benevento

  

“Ci complimentiamo con le forze dell’ordine e con il Pubblico Ministero Tribunale di Benevento, che hanno sottoposto a custodia in carcere, dopo complesse ed articolate indagini, un giovane ventenne con l’accusa di rapina, lesioni personali e incendio d’auto a danno di un ragazzo gay”.

E’ quanto dichiara in una nota il presidente di Arcigay Napoli Salvatore Simioli – a nome del comitato Arcigay referente per la Campania.

“I fatti risalgono a più di un anno fa, accaduti a Benevento, in contrada Pezzapiana – aggiunge Simioli – Dalle indagini è emerso che, non avendo la vittima opposto alcuna resistenza alla rapina, le violente percosse e le lesioni gravissime riportate dalla vittima sono state scatenate dall’odio e dal disprezzo degli aguzzini nei confronti delle persone omosessuali. Un episodio orrendo e gravissimo che ci sconcerta e per il qualche ci auguriamo che anche le Istituzioni facciano sentire la propria voce.

Quanto accaduto dimostra che non si deve aver paura di denunciare i propri aggressori, i quali ritengono che gli omosessuali siano soggetti deboli da poter rapinare e pestare impunemente, magari protetti dai silenzi collegati al timore e alla vergogna  di riferire agli inquirenti il luogo e le circostanze dei reati subiti.

Ora il Comune di Benevento – conclude Simioli – si costituisca parte civile nel processo penale, perché ciò che è accaduto lo scorso anno è un crimine d’odio a danno anche della Città di Benevento. La nostra associazione sta valutando di costituirsi parte civile anche grazie al supporto del team legale del numero verde Gay Help Line 800.713.713”.

Salvatore Simioli
Presidente Arcigay Antinoo – Campania
[email protected]


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