Matrimoni gay al Teatro della Cooperativa

  

Per distinguere a quale categoria di Huntermenschen (sottouomini) appartenessero i deportati nei lager nazisti, insieme al triangolo giallo per gli ebrei, rosso per i politici, c’era anche quello rosa per gli omosessuali.

Di questo se n’è parlato troppo poco e le conseguenze sono davanti ai nostri occhi: quattro aggressioni in pochissimi giorni in un clima di razzismo sessuale e omofobia che trova suo nutrimento nel modello del macho bullista proposto/imposto dai media.

Abituarsi a questa “nera quotidianità” (come la definisce Gianfranco Capitta su Il Manifesto del 27 agosto) è colpevole.

Il Teatro della Cooperativa ha sempre affiancato la propria attività artistica a temi di impegno civile, dando voce a chi non ne ha: ai deportati, ai migranti, alle donne e alle minoranze che il potere ha sempre cercato di soffocare.

Vista la latitanza della politica, visto che la Chiesa fa il suo mestiere con particolare zelo e in attesa che a la sinistra si muova più concretamente, abbiamo deciso di impegnarci sui temi dei diritti civili e della tutela della libertà sessuale a modo nostro, mettendo a disposizione il Teatro della Cooperativa per celebrare e festeggiare le unioni di coppie omosessuali.

Un gesto simbolico ma doveroso che vuol essere un monito, uno stimolo, ma anche una provocazione che manterrà i colori che da sempre caratterizzano il movimento GLBT.
Perciò il teatro verrà messo a disposizione per coloro che vogliano festeggiare, condividere la gioia della propria affettività, tranquillamente fra amici, in un luogo amico, quello della sala Gina Bianchi Galeotti, Lia, partigiana morta per la libertà.

Renato Sarti
Direttore artistico Teatro della Cooperativa

www.teatrodellacooperativa.it
Via Hermada 8, Milano
tel. 02.64749997


  •