Milano, violenza omofobica tra gli sguardi indifferenti

  

Nella notte di martedì 30 novembre 2009 nei pressi di un’area di servizio all’estrema periferia nord di Milano è stato aggredito da 3 giovani italiani un uomo di mezza età.

Apprendiamo dagli organi di stampa che, dopo essere stato intimidito in una zona di incontri occasionali nei pressi del Cimitero di Bruzzano, è stato inseguito fino al ristorante fast-food,  malmenato e insultato per via del suo orientamento sessuale. L’uomo di 47 anni è riuscito a rifugiarsi nell’ufficio del gestore del locale e chiamare i soccorsi mentre i tre si dileguavano sotto  lo sguardo di spettatori indifferenti e inermi.

“Nel giorno di entrata in vigore in Europa del Trattato di Lisbona che stabilisce il principio di non discriminazione anche per ragioni quale l’orientamento sessuale, apprendiamo con rabbia l’ennesima aggressione ai danni di una persona omosessuale” dichiara Marco Mori, Presidente del C.I.G. Comitato Provinciale Arcigay di Milano.

“Le sole misure mediatiche adottate dal Ministro Carfagna si dimostrano di fatto insufficienti” – dichiara il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso – “ribadiamo che l’unica strada rimane l’estensione della Legge Mancino a questi reati: si tratta di reati d’odio e come tali vanno puniti”.

"Da gennaio 2009 a oggi la cronaca ha registrato 8 omicidi, più di 70 violenze ed aggressioni, 8 estorsioni e 7 atti vandalici.” – aggiunge il responsabile Lotta alla violenza di Arcigay, Luca Trentini –  “Considerando il sommerso e il non denunciato la situazione è ormai fuori controllo.”

“A questo triste scenario si aggiunge l’incapacità della Giunta Moratti-De Corato di guardare oltre al centro storico della città e di considerare le periferie come parte integrante dell’area metropolitana” – conclude Marco Mori , “dove all’incuria e al degrado si sommano anni di mancate politiche culturali e di attività di sensibilizzazione.”


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