CONTRIBUTO DELLA RETE GIOVANI

  

Ordine del Giorno
XIII Congresso nazionale Arcigay
12-14 febbraio 2010

Contributo della Rete Giovani
al XIII Congresso nazionale Arcigay
 


"Il futuro appartiene a coloro
che trasmettono alla prossima
generazione motivi per sperare"

Pierre Teilhard de Chardin

I sottoscritti volontari e volontarie dell’associazione, aderenti alla Rete Giovani di Arcigay vogliono sottoporre all’attenzione dei delegati del XIII Congresso Nazionale i seguenti punti di riflessione, elaborati nel corso degli ultimi tre anni di attività.

Giovani in Italia. Giovani in Arcigay

A livello italiano, la questione giovanile è ancora lontana dall’essere seriamente affrontata, poiché nel raccontare questa generazione si tende a pensare ai giovani soprattutto come destinatari di servizi e non come potenziale in grado di esprimere innovazione e qualità. Si tende a vedere per lo più questa generazione come edonista o nichilista, disimpegnata o inadeguata.

Tale risultato non è da imputare solo ai media e alle istituzioni, ma è anche responsabilità di noi giovani: nel non aver saputo investire sulla nostra visibilità, nel raccontare una generazione diversa, prendendoci il necessario spazio pubblico e politico.

Riteniamo che questa situazione si rifletta anche nella nostra associazione, poiché a distanza di cinque anni dalla nascita della Rete Giovani avvertiamo come "il cosa siano" le politiche giovanili e "il perché occuparsene" non siano ancora pienamente compresi. E vogliamo prenderci le nostre responsabilità nel non aver saputo comunicare efficacemente il nostro lavoro a tutta Arcigay, nei Comitati come a livello nazionale. Vogliamo dunque ripercorrere in questo documento le principali tappe del nostro percorso.

Le parole chiave

Crediamo che ogni stagione abbia le sua parole chiave ma che certe parole debbano essere continuamente riaffermate per restituire il senso comune del nostro essere associazione. Vogliamo proporre quelle parole che in questi ultimi anni hanno maggiormente ispirato il lavoro della Rete Giovani.

La prima parola è: libertà, intesa come libertà da… qualsiasi impedimento, e come libertà di… fare, essere, esprimersi. La costruzione di una società di persone libere e uguali passa in primis nell’autodeterminazione di sé, attraverso la liberazione dai fantasmi dell’omofobia interiorizzata, dai limiti culturali dell’educazione eteronormativa, ma anche da quei meccanismi di giudizio e pre-giudizio dai quali la stessa comunità lgbt non è esente, tanto meno la sua componente giovanile.

La seconda parola è: sessualità, anch’essa libera, ma consapevole e informata. Crediamo che sia indispensabile lavorare sul tema della sessualità a 360° non solo per quanto concerne la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, ma anche per quanto riguarda l’educazione alla sessualità, la conoscenza e l’espressione del proprio corpo, come premessa per consentire e tutelare tutte le forme di affettività e di relazione.

La terza parola è: accoglienza, intesa come rispetto ma soprattutto come ascolto. Dare tempo e spazio alla persona è il modo primario per permettere all’individuo di inserirsi in associazione e di ricevere un valido sostegno. Senza ascolto non è possibile un rispetto autentico di tutte le differenze. Crediamo dunque che l’ascolto sia il fondamento per una corretta gestione della vita associativa, ma anche per l’agire politico di Arcigay al proprio interno come all’esterno.

La quarta parola è: politica, intesa come "agire per il bene" della polis, ovvero della comunità. Il significato che attribuiamo all’agire politico si riflette in ogni singolo gesto di servizio di noi giovani attivisti lgbt; nella testimonianza del volontariato come altro strumento di visibilità e di cittadinanza, al pari delle forme tradizionali di lotta per la rivendicazione di diritti.

La quinta parola è: democrazia intesa come rispetto globale dei modi e delle forme d’azione e di partecipa-zione di ogni giovane volontario nell’elaborazione individuale e collettiva della realtà nella sua completezza e nella varietà di punti di vista, delle istanze e dei bisogni di tutte e tutti.
La Rete Giovani si impegna in questo a mantenere e rafforzare la prassi della democrazia quale prioritario elemento di efficacia e nella costruzione stessa della rete nella sua complessità e all’interno della mission dell’associazione.

Nei Comitati: il Gruppo Giovani

Ancora oggi gli adolescenti si formano in ambienti come la scuola, la famiglia e il gruppo dei pari, che non permettono loro di disporre di uno spazio di prossimità, un luogo in cui la propria condizione di gay, lesbica, bisessuale e transgender possa trovare piena espressione e comprensione.

La sensazione del sentirsi "clandestini nel proprio paese" porta alla nascita in Arcigay dei "Gruppi Giovani" che hanno cercato di restituire ai nostri coetanei tale spazio di prossimità.

I compiti primari di un Gruppo Giovani sono:

  • INFORMARE: offrire un’informazione corretta sulla sessualità, gli orientamenti sessuali e i comportamenti sessuali;
  • FORMARE: accompagnare nel percorso di crescita adolescenti e giovani LGBT fornendo tramite il metodo dell’educazione non formale, riferimenti e opportunità di confronto rispetto alla propria esperienza;
  • ATTIVARE: offrire ai giovani LGBT, attraverso l’esempio positivo del volontariato, un’opportunità per "partecipare" alla vita sociale e associativa.

Il Gruppo Giovani può esistere laddove sia necessario restituire a un gruppo di coetanei uno spazio di riflessione autonoma per integrare i servizi e le attività ordinarie del Comitato Provinciale; non è un gruppo che sostituisce in alcun modo settori specifici dell’associazione come – ad esempio – i gruppi accoglienza, scuola o salute; anzi si interfaccia con loro in situazioni specifiche.

Qualora non vi sia la necessità o non vi siano le condizioni per attivare un gruppo giovani nei Comitati, si ritiene comunque importante prevedere un impegno specifico sulle politiche giovanili attraverso figure dedicate.

Abbiamo maturato la consapevolezza che il Gruppo Giovani possa svolgere anche da percorso di inserimento per nuovi volontari nell’associazione, che possa portare i giovani, una volta ultimato un proprio percorso personale, a inserirsi in altri gruppi di lavoro dell’associazione, in reti o in progetti specifici.

Ci impegniamo a rinnovare queste funzioni e questi compiti nei prossimi anni. Confidiamo inoltre nel sostegno di tutta l’associazione per coinvolgere i giovani volontari in tutte le attività dell’associazione, favorendone l’accesso a opportunità di formazione e crescita.

La Rete Giovani

Per sviluppare le linee politiche di Arcigay, sono stati attivati in questi anni numerosi Settori Tematici attorno a uno specifico argomento. Assieme ai Settori sono state attivate le Reti che si distinguono per il fatto di aggregare tutti i soci e le socie che condividono una medesima condizione (es. l’essere donna, l’essere giovane, l’essere trans, l’essere migrante, etc.). Le Reti hanno il compito di fare "mainstreaming" del proprio specifico in tutti i settori, ovvero promuovere l’inclusione del proprio "punto di vista" nelle azioni e nei progetti sviluppati dai diversi Settori.

Per sua natura dunque la Rete Giovani non nasce come spazio "separato" o come mero spazio di "aggregazione" ma nasce con l’obiettivo di essere uno strumento per l’integrazione dei giovani soci e socie nel resto dell’associazione e come laboratorio per la costruzione di reti con chi fa politiche giovanili all’esterno dell’associazione.

In questi anni la Rete Giovani ha cercato di promuovere una visione di associazione nella quale i nuovi volontari apprendono fin da subito il valore dello scambio di esperienze e buone prassi tra tutti i gruppi giovani, valorizzando ogni tipo di esperienza territoriale.

Riteniamo inoltre che la partecipazione alla Rete Giovani non debba essere appannaggio di quei giovani che provengono da un’esperienza di gruppo giovani, ma che essa debba essere aperta a tutti i ragazzi e le ragazze che vogliano occuparsi di politiche giovanili, nello sviluppo di progetti e di campagne ad hoc.

Siamo tuttavia perplessi e preoccupati che in questi due anni nessun altra Rete sia riuscita ad organizzarsi e stabilire iniziative e obiettivi di lungo periodo. Ci rendiamo dunque disponibili per sostenere la nascita e il consolidamento di nuove Reti in Arcigay, attraverso il confronto e lo scambio di buone prassi, ma senza mettere in discussione l’attuale distinzione con i Settori Tematici.

I diritti delle diverse generazioni

La Rete Giovani in questi anni si è fatta portatrice di bisogni e istanze specifiche di individui sulla base dell’appartenenza a una comune condizione anagrafica.

Abbiamo dunque agito nella convinzione che, al giorno d’oggi, sia indispensabile considerare l’individuo dal punto di vista delle molteplici caratteristiche e identità di cui è portatore (genere, età, diversa abilità, origine geografica, credenza, ecc.); e delle molteplici situazioni di vita che dovesse incontrare, ivi comprese le discriminazioni.

È la ragione per cui oggi intendiamo sostenere la visibilità dei bisogni e delle istanze specifiche di tutte le generazioni presenti in associazione, in particolar modo delle più invisibili.

L’esperienza dell’incontro con quei soci e quelle socie anziane che hanno vissuto la propria esperienza di vita lgbt in anni più complessi dei nostri, è stata occasione di arricchimento e di crescita per noi, come occasione per l’espressione di quelle memorie e di quelle storie che la nostra associazione ha il dovere di conservare.

Ad oggi la visibilità delle generazioni anziane, le occasioni di socialità e i servizi loro dedicati risultano del tutto trascurati, in un immaginario sociale che rincorre il mito della giovinezza e non sa ragionare su come assicurare agli anziani di oggi e di domani le occasioni per continuare ad essere parte attiva e partecipante nella nostra associazione, come nella società tutta.

Lanciamo dunque un appello affinché nasca al più presto una Rete dedicata all’aggregazione e allo sviluppo di servizi specifici per le generazioni più anziane, impegnandoci a promuovere occasioni di incontro e dialogo tra le diverse generazioni.

Il ricambio generazionale

A livello italiano si fa un gran parlare di ricambio generazionale, sostenendo che sia sufficiente inserire i giovani nelle istituzioni per permettere un rinnovamento sociale in senso più ampio. Come Rete Giovani, riteniamo sia importante permettere a capacità e competenze inespresse di emergere, ma che il ricambio generazionale non possa essere considerato un valore in sé e per sé.

Allo stesso tempo, valutiamo positivamente il modo in cui in questi anni Arcigay ha saputo avvicinare a sé un numero consistente di giovani, offrendo loro occasioni di formazione, di crescita e di responsabilità. Ne è dimostrazione il modo in cui l’associazione ha chiamato giovani volontari a ricoprire ruoli di importante responsabilità nei Comitati provinciali, a livello Regionale e Nazionale. Crediamo che anche l’esperienza della Rete Giovani abbia contribuito alla crescita di molte giovani risorse e pertanto ci impegniamo a mantenere nella Rete quelle condizioni ambientali che permettano a nuovi giovani di trovare tra noi spazio di espressione, sperimentazione e crescita.

Costruire una società di eguali

In questi ultimi mesi, l’incontro con le associazioni del Forum Nazionale Giovani e lo scambio con le reti studentesche, ci ha portato a consolidare la visione di un volontariato che non si esprima più per compartimenti stagni.

Ciascun giovane, in quanto portatore di multiple differenze e istanze, oggi tende a mettere il proprio impegno a disposizione di più battaglie. Ne è dimostrazione il fatto che ad oggi un numero sempre maggiore di volontari in Arcigay (giovani e non), aderisce a più di un’associazione. Diventa allora sempre più naturale sviluppare percorsi comuni con altre associazioni e gruppi.

Crediamo che la costruzione di una società di eguali passi attraverso azioni di solidarietà con tutti i movimenti che lottano contro il razzismo, la discriminazione sessuale, l’intolleranza e promuovono inclusione sociale e diritti civili. Ma che anche dal confronto con coloro che seguono altri percorsi sia possibile trovare ispirazione e arricchimento. E che la costruzione di questi percorsi comuni non debba essere una tra le tante attività di Arcigay, ma debba costituire un obiettivo primario; non per mera convenienza politica ma per rieducare la stessa comunità lgbt ad esprimere se stessa anche in luoghi e in occasioni diverse da quelle che le sono più proprie per tradizione.

La Rete Giovani chiede dunque di poter continuare a svolgere la funzione di "ponte" con altre realtà giovanili, rinnovando il mandato di rappresentanza dell’Associazione presso gli organismi di partecipazione come i Forum Nazionali, Regionali e le Consulte territoriali.

Distinti e Distanti: secondo noi

La natura della nostra organizzazione, in quanto associazione di promozione sociale, non può che portarci ad avere come nostro primo riferimento le istituzioni governative nazionali, regionali e locali, indipendentemente dalla famiglia politica che si trova ad occuparle volta per volta. È la ragione per cui la Rete Giovani ha scommesso in modo forte nel contatto e nell’incontro con questi attori con lo scopo anche di rompere un pregiudizio culturale presente in associazione.

Crediamo che sia nel dialogo con le istituzioni il luogo primario dell’azione politica di advocacy e di lobbying di Arcigay, ossia nel richiamo alla responsabilità dei governanti nei confronti del benessere e dei diritti di tutti i cittadini e tutte le cittadine.

Metodi e Buone Prassi

Riteniamo inoltre importante diffondere più ampiamente in associazione alcune metodologie e prassi da noi usate, che riteniamo particolarmente efficaci e innovative nonché spendibili per altre reti e settori di Arcigay:

a) NFE (Educazione Non-Formale)

Questa tipologia di educazione, ormai in uso nella maggior parte delle realtà associative europee, ci è ormai indispensabile sia come strumento di formazione, sia come metodo di facilitazione nella gestione di gruppi.

b) Flash Mob

Questa strategia di performance consente di istituire un contatto diretto e concreto con il tessuto sociale, creando reazioni forti nei fruitori dei messaggi
veicolati. Riteniamo che il flash mob sia uno strumento efficace per le campagne di visibilità‡ delle persone lgbt e per la decostruzione degli stereotipi loro connessi;

c) Incontri frequenti di persona e a distanza

La necessità di tenere in contatto gruppi di lavoro, settori e reti si scontra spesso con la difficolta di reperire risorse economiche per coprire le spese per incontri dal vivo, che restano comunque irrinunciabili. Abbiamo dunque sperimentato la modalità della videoconferenza (voip, msn, skipe); questa prassi permette di assicurare una costanza e una continuità nell’azione che porta a risultati inediti abbattendo totalmente i costi logistici. Tuttavia nel utilizzare queste modalità è necessario considerare problemi di accessibilità ai mezzi di informatica e telecomunicazione, che rappresentano un potenziale rischio di esclusione.

Form-azione e Contaminazione

Le attività e le progettualità che la Rete Giovani propone sono numerose; per questo crediamo possano rappresentare un valore per il presente di Arcigay e un opportunità per il suo futuro prossimo. Quell’innovazione che vogliamo coltivare ha però bisogno di un terreno fertile sul quale crescere, di braccia che vi lavorino con costanza ma anche di tutti quegli strumenti senza i quali i nostri sforzi risulterebbero poco efficaci; abbiamo visto che quei volontari che hanno potuto formarsi in questi anni, hanno saputo portare significativi cambiamenti alle proprie realtà territoriali.

Nell’ottica di migliorare il lavoro dei volontari e delle volontarie a tutti i livelli, chiediamo all’associazione un forte impegno nella formazione e nel creare opportunità di scambio di esperienze e di contaminazione culturale tra diverse provenienze geografiche e diverse generazioni, attraverso momenti di incontro nazionale e inter-regionale. Crediamo che investire sulla formazione rappresenti il segno della responsabilità del nostro impegno come volontari e volontarie, nel voler proporre servizi di qualità e di valore per tutto il corpo sociale dell’associazione.

Chiediamo dunque all’associazione di aumentare il numero di occasioni di formazione dei volontari a tutti i livelli dell’associazione e un sostegno nel reperimento di risorse per organizzare almeno due volte l’anno un incontro nazionale dei gruppi giovani e dei volontari della Rete Giovani.

Chiediamo infine di individuare all’interno dell’associazione una persona esperta e competente in politiche giovanili che possa all’occorrenza offrire indirizzo e consiglio in merito ai fabbisogni formativi della Rete Giovani.

Migliorare l’organizzazione

La gestione ad oggi di una rete complessa e piena di attività come la Rete Giovani richiede che sia necessario ripensare anche le modalità con cui essa è
organizzata.

Ad oggi la Rete prevede una sola figura di coordinamento individuata dal Presidente e incaricata dal Consiglio Nazionale. Riteniamo che il carico di lavoro di gestione delle attività, dei progetti, dei volontari della Rete Giovani non sia più sostenibile per una persona soltanto. È dunque necessario prevedere un numero superiore di coordinatori che possano sostenersi a vicenda assicurando la continuità delle attività anche in quei momenti in cui i giovani volontari (responsabili compresi), dovessero affrontare situazioni difficili legate al completamento degli studi o all’accesso nel mondo del lavoro. Indipendentemente dalle situazioni, è necessario assicurare alla Rete una continuità di presidio. Al tempo stesso risulta necessario prevedere la possibilità di ripartire tra i volontari eventuali incarichi legati alla gestione di singole attività o singoli progetti della Rete.

Intendiamo dunque dotarci al più presto di un regolamento interno che stabilisca i modi in cui i processi di elaborazione politica nella nostra area possano essere il più trasparenti, condivisi e partecipati possibile.

Allo scopo di assicurare la continuità nel lavoro svolto finora, chiediamo che i ruoli di responsabilità della Rete Giovani siano individuati all’interno della Rete stessa sulla base delle competenze, delle esperienze e delle indicazioni espresse dai volontari e dalle volontarie.

Ciò detto chiediamo al XIII Congresso Nazionale di Arcigay di impegnare la prossima Presidenza, la Segreteria e il Consiglio Nazionale a:


• Assicurare la continuità del percorso associativo nell’organizzazione delle politiche giovanili;

• Confermare l’attuale distinzione delle "Reti di mainstreaming" dai Settori Tematici, favorendo la nascita di nuove Reti;

• Aumentare il numero di occasioni di formazione dei volontari a tutti i livelli dell’associazione;

• Sostenere la Rete Giovani nel reperimento di risorse per organizzare almeno due volte l’anno un incontro nazionale dei gruppi giovani e dei volontari della Rete;

• Promuovere il dialogo intergenerazionale a tutti i livelli dell’associazione e attraverso progetti specifici;

• Assicurare la conservazione della memoria dell’associazione e la sua trasmissione alle giovani generazioni;

• Individuare i ruoli di responsabilità di gestione della Rete Giovani all’interno della Rete stessa sulla base delle competenze, delle esperienze e delle indicazioni espresse dai volontari e dalle volontarie;

• Esortare l’associazione a sostenere la Rete nei suoi fabbisogni formativi garantendo il principio di continuità;

• Favorire la partecipazione di Arcigay attraverso la Rete Giovani presso gli organismi giovanili.

"Talvolta il modo migliore per iniziare qualcosa
è di smettere di parlare e di iniziare a fare."

Walt Disney

Presentato e sottoscritto da:

Ariotti Andrea – Torino
Blasich Andrea – Livorno
Bonelli Roberto – Modena
Camasta Francesco – Bari
Cinquegrani Mattia – Roma
Contis Francesco – Modena
Ferrari Federico – Pisa
Guccinelli Giacomo – Pisa
Indraccolo Alessio – Livorno
Marzi Elisabetta – Perugia
Nicoli Valeria – Mantova
Panza Marcello – Bergamo
Paudice Gianluca – Napoli
Pierro Fabio – Napoli
Piscopo Michael – Napoli
Saccà Fabio – Verona
Salemmo Monica – Milano
Sorbara Fabrizio – Napoli
Uva Alessandro – Torino
Viganò Mauro – Bergamo
Zanvit Danilo – Bolzano

hanno aderito:
Elena Tartaglione – Aosta
Marco Sabatino – Aosta
Marco Gatti – Aosta
Maicol Martis – Aosta
Giacinta Prisant – Aosta
Giorgio Ghibaudo – Torino
Luca Castelletti – Torino
Michele Covolan – Torino
Massimo Battaglio – Torino
Daniele Sandri – Torino
Marco Alessandro Giusta – Cuneo
Tommaso Alpina – Pisa
Davide Di Prete – Pisa
Simone Ricci – Pisa
Federico Fabiani – Pisa
Samuele Moretti – Pisa
Leonardo Segato – Pisa
Davide Amendola – Pisa
Luigi Arena – Pisa
Francesco Grignano – Pisa
Paolo Scardigli – Pisa
Renato Infante – Pisa
Tommaso Paoletti Lorenzetti – Pisa
Elio Colligiani – Pisa
Paolo Fisicaro – Pisa
Marco Vinicio Mero – Pisa
Valeria Stabile – Pisa
Andrea Fiumara – Pisa
Giuseppe Capuano – Pisa
Matteo Sanelli – Pisa
Paolo Sardo – Pisa
Mauro Narcisi – Bergamo
Davide Bettio – Padova
Piergiorgio D’Onofrio – Padova
Salvatore De Felice – Napoli
Antonio Ascione   – Napoli
Giuseppe Abbate – Napoli
Arcangelo Pastore – Napoli
Emilio Luciano Leggieri – Napoli
Giovanni Ricciotti – Napoli
Emanuele Iazzetta – Napoli
MariaLuisa Mazzarella – Napoli
Anna Ilenia Arianna Esposito – Napoli
Luisa Cafasso – Napoli
Fortuna Grimaldi – Napoli
Rosario Michelino – Napoli
Valentino Visone – Napoli
Emilio Apicella – Napoli
Paolo Parrella – Napoli
Nanci Piscopo – Napoli
Francesco Iorio – Napoli
Roberto DiStefano – Napoli
Nello DeBlasiis – Napoli
Davide Panico – Napoli
Giorgio Rapicano – Napoli
Emanuele DiBenedetto – Napoli
Vincenzo Cioffi – Napoli
Wiktor Bak – Napoli
Giovanni Caccavale – Napoli
Maria Panico – Napoli
Domenico Panico – Napoli
Rosalia Sorrentino – Napoli
Michele Spezzacatena – Napoli
Giuseppe Franchino – Napoli
Maurizio Esposito – Napoli
Sabrina Alicante – Napoli
Francesca Rosati – Napoli
Michele DiCostanzo – Napoli
Massimiliano Costabile – Napoli
Ivan Pasquariello – Napoli
Giuseppe Salvia – Napoli
Salvatore Tammaro – Napoli
Renato Palumbo – Napoli
Pasquale Abate – Napoli
Guerriero Giuseppe – Napoli
Luigi Barile – Napoli
Mario DiMaggio – Napoli
Luciano Fiorentino – Napoli
Daniele Ambra – Napoli
Lorenzo Lupoli – Cremona
Francesco Donini – Modena
Giada Cotugno – Bologna
Davide Pisano – Roma
Nicholas Mingrino – Roma
Giovanni Schifino – Roma
Virginia Barone – Roma

ODG approvato dal XIII Congresso nazionale Arcigay


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