5 anni di Rete Giovani

  

Il XI Congresso di Arcigay nel 2005 riconobbe l’esistenza diffusa
in associazione di gruppi giovanili informali e decise di promuoverne
una rete nazionale, di scambio, di partecipazione, di rappresentanza.
Così la Rete Giovani di Arcigay mosse i suoi primi passi…

Vi
raccontiamo cinque anni della nostra storia, con le foto dei nostri
incontri, con i video di alcuni eventi: dalle prime esperienze a
Napoli, i pride di Roma e Bologna, la lotta al bullismo omofobico,
beyourself.it, gli incontri di Padova, Perugia, Modena e Sasso
Marconi
… grazie di cuore a tutte e a tutti!

www.arcigay.it/giovani

Sono passati 9 anni da quando ho visitato per la prima volta la sede del Circolo Tralaltro. Non si chiamava ancora Arcigay, ma sapevo che tutti i mercoledì alle 18 avrei potuto incontrare Diego, Paolo, Gianluca, Francesco, il mio primo "gruppo giovani".

Mi ero da poco arreso all’idea di essere un ragazzo ‘diverso’, nell’irragionevole convinzione che non avrei mai potuto sposarmi, avere una famiglia, che sarei sempre stato oggetto di quello scherno, isolamento e violenza che avevano caratterizzato un po’ della mia esperienza da studente; che soprattutto sarei stato "invisibile" anche agli stessi gay e lesbiche non assomigliando a quel tipo di omosessuale che mi avevano insegnato a riconoscere. Mi chiedevo come fosse per gli altri vivere questa condizione? Come riuscissero gli altri "come me, diversi da me" ad essere solidali tra loro, essere fratelli, sorelle, amanti, amici…?

Non credo che fare volontariato mi abbia dato delle risposte. Ma di certo ha reso più interessante la ricerca.
 
Sono passati 5 anni da quando Arcigay ha riconociuto l’esistenza dei giovani in associazione, dando loro il compito di formare una Rete.
Ciò che è successo da allora ho provato a raccontarlo in questo video, che vi lascio oggi insieme ai miei saluti e ai miei auguri.

Ringrazio Arcigay per avermi concesso l’opportunità di vivere e imparare cose che mai avrei immaginato. In particolare ringrazio Sergio Lo Giudice, Aurelio Mancuso e Riccardo Gottardi, per aver creduto in me e per essere stati tra i più accaniti e pazienti sostenitori di questo progetto. Ringrazio tutti coloro che hanno saputo dimostrare attenzione e rispetto per i giovani di questa associazione. Ringrazio per tutte le cose che hanno reso questi 9 anni i più folli della mia vita.

Ciao Rete giovani. Resti in buone mani
Fabio Saccà


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