Pavia, diciamo no alla violenza omofoba

  

La sera di martedì 13 aprile 2010 è avvenuto un gravissimo atto di aggressione fisica e verbale nei confronti della comunità lgbt pavese, riunita al bar Dublino dopo la manifestazione in Piazza Vittoria.

Due uomini hanno prima insultato, poi aggredito alcuni presenti tra questi la Vice – Presidente di Arcigay Pavia Barbara Bassani e il socio fondatore Giuseppe Polizzi che è stato afferrato ripetutamente per il collo e sbattuto a terra con conseguente prognosi di 8 giorni al S. Matteo.

L’episodio di violenza perpetratosi al Dublino è un segnale preoccupante circa la violenza omofoba nella città di Pavia. Ricordiamo il pestaggio di un ragazzino da parte dei suoi compagni di classe avvenuto quest’estate: l’attacco fu dovuto ad odio omofobo.

Arcigay Pavia denuncia questi atti come criminosi e intollerabili, rivendicando pari dignità e diritti per tutti i cittadini a prescindere dall’orientamento sessuale.

Barbara Bassani e Giuseppe Polizzi di Arcigay Pavia dichiarano: “L’omofobia è una stortura etica e mentale, un relitto del passato: il futuro appartiene all’uguaglianza per tutti i cittadini, e al reciproco rispetto e riconoscimento”.

Purtroppo in Italia non esistono leggi che prevedano un’aggravante nel caso di aggressioni motivate da odio nei confronti di omosessuali o trans, e nemmeno esistono statistiche ufficiali riguardo l’occorrenza delle discriminazioni o delle aggressioni omofobe. Ricordiamo che la scarsità delle tutele giuridiche, e la paura di ritorsioni, spinge la maggior parte di coloro che subiscono aggressioni o discriminazioni motivate dall’omofobia a non sporgere denuncia. Per questo riteniamo urgente l’istituzione di uno sportello antidiscriminazioni nel Comune di Pavia, argomento già affrontato positivamente con la Giunta al governo.

La città di Pavia, di fronte a tale barbarie, è chiamata a rivendicare e ribadire quella cultura del rispetto e della difesa dell’uguaglianza e delle diversità che da sempre la caratterizzano.

Arcigay Pavia

Foto: dettaglio di "Hanged" di Ljudmilla Socci


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