Arcigay Salerno. 3 domande ai candidati sindaco

  

A poche settimane dalla tornata elettorale delle elezioni Amministrative che eleggeranno il Consiglio Comunale di Salerno per i prossimi 4 anni molti i temi toccati per il futuro della città capoluogo: l’urbanizzazione, le grandi opere, l’ambiente, la solidarietà, il lavoro, la questione rifiuti come quella della sicurezza.

Nulla è stato invece detto sul tema dei diritti civili e delle discriminazioni delle persone gay, lesbiche e transessuali nel nostro territorio. Nonostante i molti episodi di violenza, verbale e fisica, che hanno avuto come protagonisti dirigenti politici ma anche dirigenti del nostro stesso comitato, nessuno dei candidati sindaco della nostra città ha sentito il dovere, non solo morale, ma innanzitutto civile, di esprimere solidarietà e, soprattutto, la propria opinione sulla questione delle uguaglianze e sui diritti delle coppie omoaffettive.

Si fa un gran parlare di città europea, di una Salerno turistica e proiettata sulla scena internazionale come città moderna, dalla grande architettura e dalla grande storia, di una città a misura delle donne come dei lavoratori, di una città per i giovani, di una città rispettosa e sicura.

Ci chiediamo però: che fine hanno fatto i diritti civili, la tutela delle persone omosessuali e transessuali, l’uguaglianza di tutti i cittadini, la possibilità di vedersi riconosciuto il proprio affetto e il proprio status di coppia? Se guardiamo all’Europa, come è giusto e doveroso, ci rendiamo conto che tutto questo, al di là delle Alpi, è un qualcosa di acquisito, di riconosciuto.

Arcigay “Marcella Di Folco” Salerno, chiede dunque ai candidati sindaco alle prossime Amministrative, una parola chiara su questi temi e rivolge a tutti queste tre semplici domande:

1) Cosa intende fare per riconoscere e tutelare le coppie omoaffettive?

2) Cosa intende fare per promuovere e sensibilizzare ad una sempre più viva cultura delle uguaglianze e contro ogni forma di omofobia e transfobia?

3) Cosa intende fare per tutelare l’accesso ai servizi, al lavoro, alle cure, delle persone omosessuali e transessuali?

Se davvero vogliamo costruire una città moderna, europea, solidale, sicura, a misura di ciascun cittadino, non possiamo non partire dalla centralità della persona, di chiunque si tratti, non possiamo non partire dal riconoscimento di diritti fondamentali.

Bambini, disabili, anziani, donne, giovani e giovanissimi, sono tutte categorie spesso ai margini per status sociale, economico, di salute.

Con tutti loro anche le persone omosessuali e transessuali sono troppo spesso emarginate, chiuse nella solitudine, nella paura della violenza e della emarginazione, nel proprio doversi nascondere, nel non vedersi riconosciuti diritti fondamentali ed essenziali dovuti ad ogni persona.

Il diritto all’amore innanzitutto, il diritto alla libertà di essere e vivere come si ritiene giusto, nel rispetto di sé, delle regole comuni, del prossimo.

Per tutti loro e per il bene della nostra comunità cittadina, Arcigay Salerno si pone in prima linea nella battaglia per i diritti e le uguaglianze e chiede risposte. Risposte concrete, risposte di cambiamento.

Il Presidente
Ing.Sannino Antonello


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