Pavia. «Diversi ma uniti per i diritti»

  

PAVIA In piazza per l’uguaglianza nella diversità, perché, come ha ricordato il presidente nazionale di Arcigay, «La libertà libera, dove si realizza è per tutti». Anziani incuriositi intorno alle panchine di piazza della Vittoria a guardare lo strano duetto di presentatori, la drag queen Carla Stracci, attivista Arcigay e Fabio Pirastu della Unione italiana lotta alla distrofia muscolare sulla carrozzina. Voci di chi, chiedendo pari diritti e pari doveri, ha messo in piedi uno spettacolo di parole, musica e pensieri per tutta la città. «Sono qui come vice presidente provinciale – ha spiegato Milena D’Imperio – al fianco di chi lotta per una politica dell’uguaglianza e della non discriminazione». Perché, come ha ricordato Franco Bomprezzi, giornalista bloccato sulla carrozzella: «L’handicap non è una malattia, ma un modo in cui si vive con gli altri: quando ci sono barriere e non ti puoi muovere, quando gli altri non si accorgono che esisti. Oggi, spariti i conflitti di classe, sono le discriminazioni di genere, razza, salute e orientamento sessuale a determinare lo status sociale, a garantire che la società vada avanti divisa. Oggi, qui insieme, ognuno con la sua testa, i suoi problemi, la sua diversità possiamo dare una lezione per combattere i pregiudizi e la paura». E lavorare per migliorare la comprensione reciproca ed evitare i “fra-intendimenti” raccontati dalla scrittrice somala pavese HKaha Aden nel suo libro. Quattordici associazioni, banchetti, una danza che ha coinvolto tutti, ognuno con le sue possibilità di movimento. Sul selciato, in piazza della Vittoria, non sul palco: «Perché per arrivare in cima ci sono le scale, e noi non saremmo potuti salire», ha spiegato Fabio Pirastu, Uildm, incalzato da Carla Stracci. E allora tutti giù per terra: un primo passo per capire che esistono anche le discriminazioni involontarie, difficili da capire se non le si subisce