Arcigay: Dalla Francia arriva il segnale di una possibile svolta

  
© Matthieu Riegler, CC-BY

Arcigay saluta con interesse e speranza l’elezione alla presidenza della Repubblica di François Hollande (foto:© Matthieu RieglerCC-BY): l’uomo che ha costruito il suo successo sull’idea fondamentale di un’economia che coniughi ripresa e fiducia nell’Europa e diritti civili.

La sua attenzione per il tema dei diritti delle persone gay, lesbiche e transessuali è dunque apparsa coerente con le scelte complessive di politica economica, sociale e internazionale, e dimostra concretamente che in Europa il grande dibattito sull’eguaglianza delle persone omosessuali e transessuali può essere alla base di una politica alternativa a beneficio di tutti.

Mi sembra che l’Europa oggi viva una passaggio decisivo della sua storia: da una parte la Francia con una rilanciata visione dell’Europa, dei diritti civili e dei diritti di gay, lesbiche e persone transessuali; dall’altra i segnali cupi che arrivano da Ungheria e Grecia, e ancor più da Ucraina e Russia.

Siamo di fronte ad un bivio che coinvolge i temi più forti e gli ideali più alti che hanno portato alla costruzione dell’unione.

Da questo punto di vista pensiamo che l’estensione del matrimonio alle coppie dello stesso sesso sia il baricentro di un rilancio del principio di eguaglianza essenziale ad un’Europa che vuole uscire dalla più grave crisi sociale ed economica del dopoguerra. Le elezioni francesi ci dicono cose importanti: attendiamo che si pronunci finalmente anche la politica italiana.

Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay


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