Omofobia, Taormina condannato. Arcigay esulta: “La Giustizia mette al suo posto l’avvocato sbruffone”

  

Bologna, 6 agosto 2014  – Con soddisfazione abbiamo letto del risarcimento che l’avvocato Carlo Taormina dovrà pagare a Rete Lenford a causa della sua tronfia omofobia” Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay, commenta a caldo il verdetto del Tribunale di Bergamo sulle frasi pronunciate dal legale durante la trasmissione radiofonica “La Zanzara” di Radio24. “Tanto è devoto Taormina al Diritto – ironizza Romani – che questa  volta ha voluto fare giurisprudenza in prima persona, offrendoci la prima condanna in Italia per discriminazione verso le persone gay e lesbiche in ambito lavorativo. Questa sanzione – prosegue Romani – non resta evidentemente circoscritta alla vicenda del noto penalista, bensì va estesa al dibattito politico di questi mesi sull’omotransfobia. L’ambito lavorativo è l’unico nel quale esiste una norma che affronta il tema delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, è giusto che quella norma sia applicata e che in quella norma e nel principio che esprime venga colto il limite  inequivocabile tra la tanto sbandierata libertà di opinione e l’adozione di condotte che offendono o danneggiano le persone gay, lesbiche e trans. Oggi probabilmente Taormina impara una cosa a lui evidentemente ignota finora, e assieme a lui la imparano i tanti bulli della politica e degli ambienti circostanti che indugiano in battute e argomenti razzisti e omofobi, facendosene quasi un vanto. A tutti loro oggi il Tribunale di Bergamo dice che si muovono al di fuori delle norme di un Paese civile. E sebbene non basterà la somma definita dal giudice per trasformare un incivile in qualcosa di più, sicuramente il ricordo di questa sonora batosta indurrà i suddetti bulli a riflettere prima di replicare certe condotte da borderline. Dobbiamo questa soddisfazione – conclude Romani – agli amici ealle amiche dell’Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford, a cui va il nostro più convinto plauso”.