Welfare, ricerca Arcigay su anziani lgbti: “Temono l’invecchiamento e sognano spazi sociali e co-housing”

  

*WELFARE, RICERCA ARCIGAY SU ANZIANI LGBTI: “TEMONO L’INVECCHIAMENTO E SOGNANO SPAZI SOCIALI E CO-HOUSING”*
*A Bologna la presentazione dei dati del progetto Silver Rainbow, finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali . Analizzati 3000 questionari online e sei focus group in diverse città italiane: è la ricerca più corposa mai realizzata sul tema in Italia. * *Bologna, 26 settembre 2019* -Gli anziani (over 65 anni) e i grandi adulti (tra i 50 e i 64 anni) LGBTI non sono il segmento più fragile della comunità LGBTI: riferiscono di essere raramente bersaglio di discriminazioni e non riportano pensieri depressivi rispetto a questo fenomeno, come al contrario fanno giovani e giovanissimi. Tuttavia temono molto l’invecchiamento, più di quanto facciano i loro coevi non LGBTI: rispetto a questi ultimi tendono più facilmente a ritrovarsi soli (quasi 6 anziani LGBTI su 10 vivono da soli, contro il 37,3 % dei coevi eterosessuali) e in una società familista, cioè che costruisce reti di sostegno principalmente a partire dalle famiglie, temono che la loro condizione di famiglie unipersonali li faccia scivolare verso l’esclusione sociale. Per questo, anziani e grandi adulti LGBTI sognano spazi sociali intergenerazionali per trascorrere il tempo libero e costruire relazioni, e guardano con grande entusiasmo ai progetti di co-housing per la terza età, specie se programmati con anticipo, cioè prima che un cambio di residenza cominci a rappresentare la perdita di quelle relazioni di vicinato che sopperiscono, nell’invecchiamento, alla perdita dell’autosufficienza. Sono questi alcuni tratti della fotografia scattata da *”Silver Rainbow. Azioni multilivello per l’invecchiamento positivo della popolazione anziana LGBTI, il contrasto alle solitudini involontarie, il dialogo intergenerazionale e la promozione dell’accoglienza e della visibilità in contesti non LGBTI”*, progetto promosso da Arcigay e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il progetto ha già realizzato due delle tre azioni previste: a inizio 2019, è stato diffuso un sondaggio online – dal titolo *Gli anni che passano*, a cura del dott. Raffaele Lelleri, sociologo e responsabile scientifico del progetto – che trattava i temi della visibilità personale e sociale, dell’appartenenza e della partecipazione, della salute e del benessere, delle discriminazioni e delle vittimizzazione, delle reti di aiuto presenti e future, dei vissuti in rapporto al proprio invecchiare e del co-housing. Il sondaggio ha ricevuto ben 3.006 risposte, di cui 2.975 validate (2.312 di rispondenti LGBTI+ e 663 di rispondenti eterosessuali). In particolare, le persone LGBTI almeno 50enni nel campione sono 684; 91 quelle con almeno 65 anni. Il target misto (per età e per orientamento sessuale) permette di capire se e in che misura la vita delle persone LGBTI grandi adulte e anziane è specifica o comune a quella delle altre generazioni LGBTI e delle persone eterosessuali di pari età. Per la ricca articolazione dei suoi obiettivi, la sua complessità metodologica, la copertura nazionale e l’inedita numerosità campionaria del suo target principale, *Gli anni che passano* è un punto di riferimento sui temi dell’invecchiamento e della vecchiaia LGBTI oggi in Italia. La seconda azione, realizzata tra febbraio e aprile 2019, consiste in sei focus group, organizzati in sei diverse città (Padova, Napoli, Roma, Milano, Torino e Bologna) e aperti a rappresentanti della comunità LGBTI di età non inferiore a 50 anni e che hanno coinvolto in tutto 61 persone. I focus group sono una modalità di intervista collettiva, della durata di circa 2 ore, facilitata da un conduttore, in questo caso la dottoressa Ilaria Iseppato, PhD in Sociologia, che ha il ruolo di proporre stimoli e quesiti utili alla riflessione rispetto alle tematiche oggetto di indagine, agevolando la discussione ed il confronto. I risultati di entrambe le azioni saranno presentati dal dott. Lelleri e dalla dott.ssa Iseppato nella conferenza in programma* domani, 27 settembre, alle 18 al centro sociale Giorgio Costa di Bologna *(via Azzo Gardino 48, ingresso libero). Sempre nell’ambito del progetto Silver Rainbow, è stato avviato un rapporto di collaborazione con il Comune di Torino per l’organizzazione del futuro approfondimento formativo dedicato agli operatori pubblici e privati impegnati nel lavoro quotidiano con le persone di terza e quarta età ed è stata realizzata una FAD (Formazione a distanza) sulla piattaforma associativa di Arcigay, composta di 2 moduli da 6 lezioni ognuno, con test di verifica dell’apprendimento, basato sulla più recente letteratura scientifica sull’invecchiamento e la terza/quarta età e sul report della ricerca sociale. Infine, il progetto sta lavorando alla conclusione della sua terza azione, che consiste in una ricerca sul co-housing LGBTI, che prevede uno studio dello stato dell’arte delle esperienze attive in Italia e in alcune città europee e la valutazione degli elementi normativi e tecnici per la realizzazione di uno studio di fattibilità e per l’implementazione di un’esperienza locale. Tale studio sarà presentato a inizio 2020. Per maggiori informazioni sul progetto Silver Rainbow è possibile consultare il sito www.arcigay.it/cosafacciamo/salute/silver-rainbow o la pagina Facebook www.facebook.com/silverainbow.
In allegato alcune immagini dei focus group. Disponibili, su richiesta, i report estesi dei due ricercatori.





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