Storace lancia la proposta di legge regionale sull

  

La legge regionale sulla famiglia proposta da Storace è una legge di stampo oscurantista, che richiama una concezione medievale del rapporti fra individui e ordine sociale assoluto.
'ideologia che sta dietro quella legge sembra negare uno dei capisaldi della cultura moderna del'occidente, che ha smesso di pensare alle strutture sociali (la Famiglia, lo Stato, la Chiesa) come entità superiori ai diritti e alle libertà degli individui.

Disabili,anziani, bambini che vivano in un nucleo familiare diverso da quello tradizionale sono arbitrariamente esclusi dal beneficio di quegli interventi pubblici, sociali ed economici, previsti dalla legge, condannati da una sorta di presunta indegnità morale ad essere meno tutelati e, quindi, meno felici.
Appare particolarmente odiosa 'esplicita discriminazione verso le persone che ricevano cura ed assistenza da parte di coppie omosessuali, a cui 'istituto del matrimonio è ancora precluso in Italia, a differenza che in Olanda e in Germania.
La crescita esponenziale di convivenze stabili fra due uomini o fra due donne porta naturalmente con sé la proporzionale crescita di nuclei familiari in cui due gay o due lesbiche si prendano cura di terzi: bambini nati da un precedente matrimonio, genitori anziani, amici bisognosi di cure.
La legge Storace condanna queste persone, che non rientrino nei suoi schemi etici, ad una irragionevole limitazione dei diritti di cittadinanza, a pochi mesi dal'entrata in vigore della carta di Nizza che vieta espressamente qualsiasi discriminazione motivata dal'orientamento sessuale.

Già il ministro Prestigiacomo ha sottolineato 'impropria sovrapposizione fra il piano della difesa della propria concezione della famiglia e quello dei servizi offerti dalle strutture pubbliche ai cittadini bisognosi. La confusione fra il proprio punto di vista, parziale per definizione, e ' ordine della realtà è alla base della nascita di quelle "società chiuse" di cui un paese democratico come 'Italia non può e non deve avere nostalgie.

Sergio Lo Giudice
Presidente nazionale Arcigay


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