Mosca, assedio al club gay

  

MOSCA – Cinque ore di assedio, circondati da militanti di estrema destra e fedeli della Chiesa ortodossa pronti a linciare i "peccatori". Si è conclusa solo a notte inoltrata la protesta, a tratti violenta, inscenata nei confronti del club De la Guarda, a Mosca, dove ieri sera era in corso una festa per gay e lesbiche. La polizia non è intervenuta.

"Dato che organizzano un festival fino al 9 maggio, noi organizzeremo questo tipo di azione ogni volta che faranno le loro orge", ha detto Igor Artiumov, leader del’ "Unione di tutti i russi", il gruppo che ha indetto la manifestazione. "Protestiamo pacificamente contro questo peccato che non deve proliferare – ha aggiunto – contro le loro orge, contro questi sodomiti che strisciano come scarafaggi".

‘assedio è iniziato intorno alle 21.30, quando al’interno del locale ‘erano circa 150 persone, come ha raccontato Alexei Golussenko, uno degli organizzatori della festa. Una trentina di poliziotti inviati sul posto con due pullman, per consentire ‘evacuazione delle persone che si trovano al’interno del locale, non hanno tuttavia tentato di disperdere i manifestanti.

I manifestanti hanno impedito agli invitati di avvicinarsi o di uscire, al grido di "Russia senza pederasti", lanciando bottiglie. Un uomo è stato picchiato da tre adolescenti. "Doveva essere ‘evento più importante del’anno. Aspettavamo più di mille persone", ha dichiarato Golussenko, secondo il quale si è trattato di "un atto pianificato".


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