“Coraggio sono io, non abbiate paura”

  

Apriamo l’anno con questa frase, che ha sollevato il dibattito tra noi. Coraggio, non abbiamo paura di vedere al di là del "mostro", di guardarci diritto negli occhi, di imparare a non fare "bang" per uccidere le identità, le storie di ciascuno. Coraggio, stabiliamo un confine, il confine del rispetto di noi e degli altri, invalicabile.

Cresci e non ti riconosci: di chi sono quei peli, quel seno, quel pene, quei fianchi? Trovarsi in un corpo cui non si sente di appartenere non succede a tutti, ma ad alcuni di noi. Dunque è un capriccio? Non si cambia sesso come si va dal parrucchiere. Sull’Unità di carta del 23 dicembre avete trovato una inchiesta sulle persone transessuali, raccontiamo la storia di Francesca Busdraghi, diciamo della legge, intervistiamo un chirurgo. Affianchiamo il tutto all’anatema del Vaticano contro le persone trans.

Le persone trans vengono spesso guardate come mostri, gente lussuriosa, laide figure che si muovono nel sottobosco della prostituzione mai considerata dal punto di vista dei clienti. Guardate, guardate Francesca: ne ricavate questa impressione? Giovanni Bachelet ha scritto in questo blog "è di enorme aiuto conoscere almeno una persona trans". E’ di pochi giorni la notizia che i carabinieri di Roma hanno arrestato l’uomo ritenuto responsabile dell’omicidio della trans brasiliana Roberta. Roberta, che non abbiamo fatto in tempo a conoscere.

Molte sono le vittime della transfobia, l’Italia si litiga il primato con gli Usa. Ma il Vaticano ritiene il cambio del sesso un elemento pari alla distruzione delle foreste tropicali. Non riconosce, pur avendo fatto di recente applausi alla scienza, che la transessualità è un disturbo della identità di genere, che in termine medico si chiama "disforia di genere". I medici che fanno gli interventi di riconversione dicono: è come il pene storto, eppure quando operiamo il pene storto sentiamo il plauso generale, mentre il pregiudizio circonda gli interventi per creare un equilibrio, in chi non lo ha, tra il proprio modo di sentirsi e il corpo sessuato. Credo che sia una profonda ingiustizia guardare alla vicenda umana di tante persone con il rifiuto.

Un tempo anche le persone di colore erano rifiutate, oggi Obama è il presidente degli Stati Uniti.

L’attacco del Vaticano segue l’approvazione da parte dell’Onu della proposta di depenalizzazione degli atti omosessuali. Tale proposta, passata con il sì di 66 paesi, sostiene:
l’affermazione che i diritti umani sono universali ed includono il principio di non discriminazione fondata su orientamento sessuale e identità di genere; la condanna per le violazioni dei diritti umani basate su orientamento sessuale e identità di genere; la richiesta che gli stati eliminino tutte le norme penali a
riguardo.

Il Vaticano, in un editoriale dell’Osservatore romano, ha dichiarato che tale proposta lede la libertà religiosa e altera l’equilibrio naturale fondato sull’esistenza dell’uomo e della donna.

Ma perché? Perchè proteggere le persone trans dalla lapidazione o dalle aggressioni o dalle esecuzioni arbitrarie vuol dire mettere in discussione l’esistenza dell’Uomo e della Donna? Perché la protezione dei più deboli diventa un attacco ai privilegi dei più forti?

Mi chiedo: a che serve la fabbrica dei mostri? Forse ritenendo un altro essere mostruoso, c’è qualcuno che "da normale" si ritiene a posto, salvo, privilegiato nel rapporto con Dio? A che serve alimentare l’angoscia e la paura?

Qualche giorno fa a Milano credenti di varie fedi hanno organizzato una veglia di preghiera affinché le chiese riconoscano il volto di Dio negli omosessuali.

L’invito veniva inoltrato attraverso una splendida frase del Vangelo: "Coraggio sono io, non abbiate paura".


  •