Ormando, il nostro martire

  

Arcigay ha ricordato il 13 gennaio l’intellettuale gay siciliano Alfredo Ormando con il lancio simbolico da piazza Pio XII di un mazzo di gerbere gialle e arancioni in prossimità del colonnato di San Pietro, dove il 13 gennaio di 11 anni lo scrittore si uccise dandosi fuoco contro l’omofobia delle gerarchie vaticane e l’intolleranza contro gli omosessuali.

”Nella giornata mondiale per il dialogo tra le religioni e la omosessualità, vogliamo ricordare Alfredo Ormando che rappresenta per noi un martire del movimento omosessuale”, ha detto durante il sit-in promosso da Arcigay Roma, il responsabile nazionale per la giornata e per il dialogo dell’associazione Carlo Guarino.

”Stiamo producendo – ha proseguito Guarino – un documentario sul senso di questa giornata per fare in modo che la drammatica storia di Alfredo faccia il giro di tutta l’Italia e non venga ricordato soltanto nel giorno dell’anniversario della sua morte ma tutto l’anno”.

”Dopo 11 anni – ha concluso Guarino – ci troviamo ancora nella situazione in cui persone omosessuali sono vittime del fanatismo religioso. Non è cambiato nulla dopo la sua morte”.

Alla giornata di commemorazione e riflessione hanno partecipato oltre Arcigay Roma anche alcuni membri della fondazione Massimo Consoli e Arcilesbica Roma.


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