«Darò la cittadinanza agli immigrati»

  

La proposta del sindaco di Sicignano al convegno dell’Arci
• “Born in Italy. I nuovi cittadini: dai luoghi comuni ai beni comuni. L’immigrazione tra diritti, responsabilitá e partecipazione”. E’ il titolo del convegno organizzato ieri dall’associazione “Senza periferie” e dall’Arcigay “Marcella di Folco”.
• Un’occasione, quella di ieri in Provincia, per rilanciare la campagna di civiltá promossa dall’Arci, rappresentata dal suo presidente Giuseppe Cavaliere, in merito alle due proposte di legge di iniziativa popolare sulla riforma del diritto di cittadinanza per i bambini nati in Italia da genitori stranieri regolari e sull’opportunitá di una nuova norma che permetta il diritto elettorale amministrativo ai lavoratori stranieri regolarmente presenti in Italia da almeno cinque anni. Presenti, tra gli altri, all’incontro il consigliere provinciale Salvatore Memoli, autore del libro “Fuori dalla clandestinitá”, Anselmo Botte della Cgil, Rosa Egidio Masullo, responsabile del Piano di zona 6 e il sindaco di Sicignano degli Alburni, Alfonso Amato.
• Sulla scia della mobilitazione dell’Arci, che da oltre dieci mesi porta avanti la battaglia a favore di due fondamentali diritti finora, e solo in Italia, negati ai migranti regolari, Amato, durante il convegno, ha reso noto che la prossima settimana conferirá la cittadinanza onoraria a tutti i figli di stranieri nati nel Comune che amministra. Un primo passo, simbolico certo, verso quella reale paritá.
• L’incontro è stato anche occasione per discutere dei tanti disagi che vivono gli immigrati – stimati intorno ai 40mila dalla Cgil – tra i quali anche quelli legati alla loro preferenza sessuale. A parlarne il referente immigrazione di Arcigay, Giorgio Dell’Amico.


  •