PrEP: Arcigay, LILA, Nadir, Mario Mieli e Plus chiedono alla Ministra di agire

  

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Arcigay sostiene tutte le azioni che possano, insieme, portare al risultato storico di fermare l’epidemia. Assieme alla diagnosi tempestiva, all’uso del condom, alla
TasP (terapia come prevenzione), tra le azioni possibili di una strategia di prevenzione combinata efficace c’è anche la PrEP (Profilassi Pre Esposizione), ovvero l’associazione dei farmaci tenofovir/emtricitabina (TDF/FTC), che usati dalla persona sieronegativa riducono drasticamente la possibilità di venire infettati dall’HIV.

Mesi fa l’agenzia regolatoria europea del farmaco (EMA) ha approvato l’uso di questi farmaci in chiave preventiva: l’uso della PrEP sarebbe già oggi tecnicamente possibile e legale anche sul territorio italiano. La realtà, però, è che la PrEP in Italia non è ancora concretamente accessibile non essendo stato ancora definito chi e come la può fornire e come si possa inserire nelle complesse procedure italiane che rendono i farmaci accessibili.

Per questo Arcigay si è unita all’appello di LILA, NADIR, Circolo Mario Mieli, PLUS affinché la ministra si muova in fretta nella direzione di rimuovere gli ostacoli burocratici e regolatori che, in una situazione confusa, stanno rallentando inutilmente l’introduzione della PrEP.

Il testo della lettera aperta:

 

Roma, 30 novembre 2016

Signora Ministra,

questa nostra per chiedere il Suo urgente intervento affinché anche l’Italia, come già accade in Francia e Gran Bretagna, possa usufruire di uno strumento in più per contrastare il diffondersi dell’HIV: la Profilassi Pre-Esposizione (PrEP).

La situazione nel nostro paese è in stallo, perché l’azienda farmaceutica detentrice del brevetto non ha chiesto – alle autorità italiane – la rimborsabilità del farmaco per l’indicazione specifica preventiva data dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), e pare non avere alcuna intenzione di richiederla.

Esistendo anche farmaci equivalenti, a noi associazioni di pazienti e/o comunità colpite dall’infezione interessa che Lei, attraverso i suoi uffici e agenzie di diretta competenza che ben conoscono la questione, si faccia promotrice di trovare una soluzione.

Con circa 4000 nuove infezioni da HIV l’anno diagnosticate, solo politiche di prevenzione mirate e l’introduzione di nuove strategie di provata efficacia scientifica, ampiamente disponibili sul territorio e accessibili alle cittadine e ai cittadini italiani, possono essere la chiave per invertire un trend costante e abbassare drasticamente questi numeri.

RingraziandoLa

 

F.to I Presidenti

ARCIGAY – Flavio Romani

LILA – Massimo Oldrini

NADIR – Filippo Schloesser

CIRCOLO “MARIO MIELI” – Mario Colamarino

PLUS – Sandro Mattioli


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