Gay, Alfano contro le trascrizioni. Arcigay: “Governo ostaggio di Ncd. Così si fomenta il conflitto sociale

  


Bologna, 7 ottobre 2014 – “Siamo in mano a degli irresponsabili”: Flavio Romani, presidente di Arcigay, reagisce allarmato alla circolare del ministro Alfano, volta a impedire le trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero. “Senza nemmeno porsi il problema delle scene di drastico conflitto sociale che nell’ultimo fine settimana hanno caratterizzato il confronto in piazza tra ultracattolici e movimenti – dice Romani –  il Governo continua sulla via delle provocazioni. Il premier è ormai ostaggio del Nuovo Centro Destra, è solo un braccio decerebrato che esegue gli ordini dei padroni clericali. Mentre promette leggi sulle unioni tra persone dello stesso sesso, rimandandole di continuo a un futuro indefinito, nel presente agisce per opprimere le persone gay e lesbiche che hanno scelto di formare una famiglia, sconfessando le azioni di responsabilità e senso civico che tanti primi cittadini hanno messo in campo nei propri territori. Una pratica da fanatici, da arroganti dittatori catodici, da politici senza orgoglio e senza qualità. È questa l’Italia che fa vergognare l’Europa, un buco nero dentro il quale viene inghiottita senza esito ogni istanza di civiltà. La gravità politica del gesto messo in campo dal Ministro Alfano in questo contesto è senza precedenti e definisce un’apartheid che l’Italia non si merita e che offende la sua Carta Costituzionale. Per noi è tempo di Resistenza: rivolgiamo un appello accorato a tutti gli amministratori locali affinché disobbediscano metodicamente all’atto di imperio del Ministro, così come l’Italia della Resistenza seppe disobbedire agli ordini fascisti. E ci appelliamo anche al Parlamento, affinché tolga la fiducia ad un governo torbido, ostaggio della lobby clericale, che umilia i cittadini e le cittadine e fa venir meno i presupposti minimi della democrazia.”.