Bari, un eterosessuale alla guida dell’Arcigay

  

di Ninni Perchiazzi
BARI – Un presidente eterosessuale alla guida dell’Arcigay Bari. È il frutto del terzo congresso del comitato provinciale Arcigay di Bari «Liberi di essere liberi di amare», svoltosi ieri nel capoluogo, che ha eletto Francesco Brollo nuovo presidente del comitato.
Una mossa destinata a spiazzare benpensanti ed «eternamente contro» in una battaglia che riguarda i diritti delle persone a prescindere dagli orientamenti sessuali. Brollo, 37 anni, regista cinematografico, impegnato nel sociale (lavora coi ragazzi di Enziteto e nelle scuole) è veneziano, ma barese d’adozione – vive nel capoluogo pugliese con la sua compagna e la loro bambina di quattro anni – e vuole però sgomberare il campo da sensazionalismi e colpi di genio.
«La mia linea – sostiene – non è quella del sensazionalismo, che reputo poco produttiva, ma intendo pianificare gli interventi, coinvolgendo tutti gli iscritti». «Dobbiamo affermare che Arcigay Bari esce dal confine che segna le differenze tra persone. Si può stare insieme, è possibile stare insieme, anche senza chiedersi il perché», dichiara il nuovo presidente poco dopo l’atto d’investitura.
Brollo, nell’assumere l’impegno mostra di non temere ovvi pregiudizi ed una strada irta di difficoltà, anche perché è da sempre attivo nella vita dell’associazione. «È il motivo che mi ha spinto a propormi per l’incarico – rivela -. Ho tanti amici omosessuali e negli ultimi tempi mi facevano notare che a Bari c’era da superare al più presto possibile lo stallo dovuto alle dimissioni del precedente presidente. Serviva una proposta alternativa per far uscire Arcigay Bari dagli attuali confini. Io sono pronto a lavorare con tutti per raggiungere l’obiettivo».
Brollo intanto ha già pronto il manifesto che caratterizzerà il suo mandato, con tanto di riferimento a una dichiarazione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, destinata a tracciare la linea del suo operato. «“I diritti delle persone omo e transessuali non riguardano solo loro ma riguardano tutti noi”, sono parole del presidente Napolitano», afferma Brollo, rivelando che saranno fonte di ispirazione del suo mandato. «Sarò questa la mia linea – conclude -, affinché il legislatore attui il principio di uguaglianza e cessino le discriminazioni per l’orientamento sessuale, il genere o il colore della pelle».
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ORE 13.40 – CONCIA (PD): ETERO A CAPO ARCIGAY NON E’ PROVOCAZIONE MA SCELTA UTILE
L’elezione di Francesco Brollo, un eterosessuale a presidente dell’Arcigay di Bari, non è una provocazione ma una svolta positiva per il mondo degli omosessuali. “Non c’è mai stato un presidente eterosessuale all’Arcigay e la decisione di Bari è storica – ha detto all’ADNKRONOS Paola Concia deputata del Pd eletta in Puglia ed esonente di Arcvilesbica – una decisione che accolgo molto positivamente e che credo sarà molto utile alla nostra battaglia”.

“Perchè ci sia vero rispetto nei nostri confronti, perchè gli omosessuali vengano trattati allo stesso modo degli eterosessuali – ha aggiunto Concia – l’opinione pubblica tutta deve fare propria questa battaglia. Non possiamo vincere da soli e credo che sia positivo scegliere un eterosessuale come presidente dell’Arcigay di Bari”.

“E’ il frutto del gran lavoro portato avanti da Enrico Fusco – ha sottolineato Concia – per coinvolgere tutti i cittadini nella battaglie di Arcigay. E ricordo che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’anno scorso in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia disse proprio che queste lotte riguardano tutta la comunità”.

ORE 13.45 – EX PRESIDENTE ARCIGAY BARI: ELEZIONE DI UN ETERO SEGNO CIVILTA’
“Credo sia un passo avanti nella civiltà di questo Paese, governato da sedicenti eterosessuali, e dove il movimento omosessuale in tanti anni rappresentato dagli stessi omosessuali, non è riuscito ad ottenere nulla”. Lo ha affermato all’ADNKRONOS, Enrico Fusco, presidente uscente di Arcigay Bari, commentando l’elezione del primo eterosessuale Francesco Brollo, alla presidenza dell’associazione barese.

“Il presidente dell’associazione ha anche il compito di veicolare un messaggio positivo, di abbattere steccati – ha continuato Fusco – e credo che Brollo sia la persona giusta per aprire le porte e portare all’esterno la battaglia dei diritti degli omosessuali. E’ una persona sensibile che ha dedicato e continuera a dedicare il suo tempo e facendosi carico di una lotta contro le discriminazioni, contro diritti negati come cittadino italiano”.

“L’elezione di Brollo non è una provocazione: ma perchè l’elezione di Nichi Vendola a governatore della Puglia è stata forse una provocazione? – ha concluso Fusco – No è solo un segno di civiltà, cosa di cui il nostro Paese ha tanto bisogno”.


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