Un’associazione che si espande

  

Il Consiglio Nazionale dell’Arcigay, convocato per sabato 21 settembre, ha approfondito, in quattro gruppi di lavoro (organizzazione, comunicazione, esteri, legislazione) il programma di lavoro proposto dalla Segreteria Nazionale.
L’associazione nazionale dei gay italiani ha intanto preso atto che la sua presenza organizzata si espande. Ai 30 Circoli politici esistenti fino a oggi, si aggiungono il circolo La Giraffa di Pistoia, il rinato circolo La Rocca di Cremona e l’appena costituito circolo Arcigay di Genova. Altri gruppi promotori Arcigay stanno lavorando in questo periodo per organizzare le assemblee costitutive. E’ probabile, quindi, che entro fine anno aumenterà il numero dei circoli politici Arcigay, che attualmente sono 32. Anche i dati sul tesseramento evidenziano che le decisioni assunte al Congresso nazionale di febbraio sono state positivamente recepite. Decine di migliaia di soci hanno rinnovato la loro adesione e, molti sono i nuovi iscritti, tanto da far pensare che il 2002 sarà l’anno che determinerà un forte balzo delle adesioni. Anche il numero dei Circoli ricreativi è notevolmente aumentato, passando a 56. In particolare rispetto al Circuito ricreativo prosegue con decisione la riforma annunciata al Congresso.
Il Consiglio Nazionale, domenica mattina, ha ascoltato le relazioni dei gruppi di lavoro e approvato il programma di lavoro dei mesi prossimi. In primo piano, nella relazione politica del Presidente nazionale Sergio Lo Giudice, la necessità di chiedere conto al governo della mancata istituzione della Commissione diritti civili, presso il Ministero delle Pari Opportunità. Ma è l’atteggiamento complessivo della maggioranza a preoccupare l’Arcigay.
“Al Congresso — sottolinea Sergio Lo Giudice — , ribadendo la nostra linea di autonomia rispetto ai partiti, abbiamo affermato che ci saremmo relazionati alla maggioranza di centro destra senza pregiudizi. Oggi siamo in grado di esprimere giudizi motivati sull’attenzione di Governo e Parlamento ai temi di libertà,e si tratta di giudizi molto negativi”.
Purtroppo l’attacco alla legge 194, l’approvazione dell’orribile legge sulla fecondazione assistita, le preannunciate misure a favore solo della famiglia tradizionale, l’affossamento della Commissione diritti del Ministero per le Pari opportunità fanno oggi dire che il governo Berlusconi non intende assolutamente occuparsi di libertà, ma anzi vuole restringerne.
Il Consiglio Nazionale ha, quindi, approvato la proposta del Presidente di incalzare il governo su questi temi e di dare vita a una campagna nazionale di sostegno al progetto di legge, che verrà presentato alla Camera da Franco Grillini, sul PACS ( patto civile di solidarietà) sul modello francese.
Tra le iniziative illustrate durante i due giorni di lavoro c’è la Campagna nazionale autogestita per l’utilizzo del profilattico. La campagna, che dovrebbe partire a cavallo del 1° dicembre, è promossa dall’Arcigay insieme ad alcuni sponsor privati, con il sostegno di alcune testate giornalistiche gay.
Il Segretario nazionale Aurelio Mancuso, nel sottolineare l’importanza di un’iniziativa così forte, che coinvolgerà tutto il circuito ricreativo dell’associazione, e anche altri locali ricreativi non Arcigay, ha evidenziato come il coinvolgimento di energie presenti sul territorio, sia ancora una volta risultato decisivo per la buona riuscita di una iniziativa che organizzativamente si presenta complessa e delicata. L’Arcigay Ganimede di Siena, infatti, si è reso disponibile a sobbarcarsi il coordinamento della Campagna e, insieme al Nazionale, gestirà l’avvio del progetto.
E intanto si apre una novità nell’organizzazione territoriale dell’associazione: alla due giorni di Bologna si è dato avvio ad una fase di coordinamento regionale fra i circoli che sperimenti forme di relazione fra le strutture politiche Arcigay operanti nella stessa regione.


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