Valle d’Aosta contro l’omofobia

  

Esprimono soddisfazione Aurelio Mancuso e Romeo Henriet rispettivamente presidente nazionale e regionale Arcigay per l'importante atto votato a larga maggioranza dal Consiglio Regionale. La Regione, nella sua risoluzione, aderisce alla giornata mondiale contro l'omofobia del 17 maggio e invita il Parlamento a legiferare in favore del riconoscimento di una giornata nazionale contro l'omofobia. Tale proposta di legge è depositata in Parlamento dall'on. Franco Grillini.

 

"Voglio ringraziare – ha detto Henriet – tutto il consiglio Regionale ed in particolare modo il suo presidente Ego Perron con il quale nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro. Ma voglio anche ringraziare Sandro Bortot dei Verdi e Adriana Vierin del Union Valdôtaine. Per noi gay lesbiche e trans della Valle è un bel regalo di Natale che rispecchia la tradizione laica e libertaria di tutta la Regione".

"Voglio ricordare – prosegue Mancuso – che la Regione negli anni dei referendum sull'aborto e divorzio ha avuto la più alta percentuale di No e di votanti di tutta Italia. E' terra di tradizioni laiche e lo dimostrano la legge sulla famiglia che riconosce le coppie etero ed omosessuali, l'accesso all'affitto della casa e i mutui a tassi agevolati per le ristrutturazioni e prima casa a cui tutte le famiglie (scritto al plurale) possono accedervi. Pertanto un grazie ai politici valdostani per essere vicino ai diritti e ai bisogni del popolo lgbt e invito i politici nazionali a prendere lezione di civiltà politica da queste parti. Molti di questi dovrebbero prendere lezioni dalla tradizione libertaria e civile della Regione Valle d'Aosta. Magari – ha concluso Mancuso – qualcuno potrebbe spostare il proprio Loft da Piazza san Pietro alle alte limpide vette del Monte Bianco".

Ecco il testo della risoluzione approvata dal Consiglio Regionale il 21 dicembre 2007.

Risoluzione dei Consiglieri Lattanzi, Vicquéry, Bortot, Sandri, Ferraris, Comé e Lavoyer

REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA

RISOLUZIONE

CONSIDERATO CHE:

· in diverse nazioni integraliste del mondo gli atti omosessuali sono condannati dalla legge come atti criminali, con pene che arrivano anche alla morte, oppure sono oggetto di persecuzione;

· una cultura diffusa ancora oggi anche in Italia spinge a considerare le persone omosessuali e transessuali come perverse o malate, rendendole spesso oggetto di scherno e discriminazione;

· a causa di questa cultura omofobica, molte persone con orientamento sessuale diverso dalla maggioranza tendono a nascondersi e spesso rinunciano, per paura di essere scoperti, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, furti o ricatti;

· sempre a causa di questo clima molti giovani omosessuali non riescono ad accettare la propria diversità, si considerano "sbagliati", in alcuni casi sviluppano problemi psicologici seri fino ad arrivare al suicidio;

· il 17 maggio 1990 l'Assemblea generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) eliminava l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali intendendo così mettere fine a più di un secolo di omofobia medica;

IL CONSIGLIO REGIONALE

ADERISCE

ad una futura iniziativa internazionale promossa dalle associazioni gay per l'istituzione di una Giornata internazionale contro l'omofobia (International Day Against Homophobia) da celebrarsi il 17 maggio di ogni anno nella ricorrenza della cancellazione, il 17 maggio 1990, dell'omosessualità dalla lista delle malattie mentali da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità;

PROMUOVE

anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica a una cultura delle differenze e alla condanna di una mentalità omofobica, intervenendo, in collaborazione con gli organismi istituzionali di competenza, affinché contribuiscano a costruire un mondo rispettoso dei diritti di ciascuno;

INVITA

il Parlamento italiano a promuovere un riconoscimento ufficiale ad una futura Giornata contro l'omofobia.

F.to: Massimo Lattanzi
Roberto Vicquéry
Alessandro Bortot
Giovanni Sandri
Piero Ferraris
Dario Comé
Claudio Lavoyer

 

APPROVATA all’unanimità con due astensioni di Forza Italia


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