Dentro di me

  

Ho da poco ultimato la lettura di Dentro di me, opera prima di Antony Will. Devo ammettere che questa raccolta di racconti mi ha spiazzato più volte. Parlo della durezza e del realismo di alcune situazioni che vanno a toccare corde profonde, che trascinano nel passato, nei nostri anni più duri e, al allo stesso tempo, più spensierati, vale a dire quelli dell’adolescenza.

I protagonisti sono quasi sempre ragazzi con poca fretta di crescere, una paura del futuro tangibile, in particolare nel racconto "Il dolore che mi porterò dietro", quello dal mio punto di vista più intenso, innovativo, drammatico e robusto. Sì, robusto, perché in meno di un centinaio di righe è celata tutta la una vita di un uomo, le sue battaglie, i suoi mostri interni. Tutto. Da farci un film, subito!

E che dire di "Cagnolino"? In un atmosfera da "Hostel" un giovane costretto ad atti sadomasochistici allucinanti da due poliziotti che tanto ci riportano a certe atmosfere G8 di Genova, con la componente erotica però, a dare un tocco di classe, là dove classe non ce ne può essere. E l’uso del presente a rendere la scena ancora più drammatica, quasi fosse la telecronaca di una partita.

"Zucchero e caffè" invece, è una raffinata e a tratti tenera confessione di un giovane gay alla madre. L’amore che dovrebbe essere componente naturale di ogni cosa, non si sposa con i preconcetti della donna. Affetto sì, sesso no. Con la sferzata finale, così giusta, così elementare, che quasi mi commuove. "Ma è capitato solamente perché i sui abbracci non mi bastavano più, perché lo stringevo forte, mi avvinghiavo al suo corpo, ma lo sentivo ancora distante. E lo volevo dentro di me. Come lo zucchero nel caffè”.

Ogni racconto è un microcosmo fatto di passioni, paure, mondi. Uomini imprigionati nella loro facciata di eterosessualità innamorati di adolescenti, adolescenti innamorati di compagni di classe bruti ma con il fascino del cattivo. E surreali ambienti ecclesiastici dove suore e preti sono complici di una brutalizzazione. Una violenza però voluta, che diventa piacere, eros, esplosione dei sensi. Sadomasochimo. Una parola così vuota in questa epoca di scambisti, internet, oscene banalità.

L’autore, libero da quei manierismi che affollano le nostre vite, la tv e, troppo spesso le librerie, ci trascina in un mondo nel quale saranno in molti a sentirsi minacciati, ma anche affascinanti. Perché Dentro di me non può fare a meno di entrarti dentro.
Che tu lo voglia o no.


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