La giornata della memoria a Bologna

  

Al monumento delle vittime una tappa del prossimo Pride di giugno. Al liceo altri sei incontri da febbraio

Bologna, 27 gennaio 2012 – Due iniziative oggi a Bologna dedicate al ricordo delle persecuzioni contro gay e lesbiche, nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della memoria.

Breve commemorazione stamattina al monumento per le vittime omosessuali del nazifascismo ai Giardini di villa Cassarini. Qui, ha preso la parola Flavia Madaschi, mamma Agedo (associazione genitori delle persone omosessuali). Vittime furono gli “ebrei, in primo luogo, ma anche tutti coloro che si erano macchiati della colpa di essere diversi”. “Pochi giorni fa un ragazzo gay americano di soli 19 anni, James Borges, si è suicidato, non riuscendo più a sopportare gli episodi di bullismo che doveva subire ogni giorno. Ed è proprio questo odio il motivo per cui non dobbiamo mai dimenticare la tragedia dei campi di concentramento, che altro non è che la sua conseguenza più estrema” ha detto, intervenendo a nome del Comitato Bologna Pride 2012, che sta organizzando il prossimo pride nazionale previsto a giugno in città.

Pride che, sostengono gli organizzatori, farà certamente tappa in un luogo come questo, così simbolico per la comunità lgbt (lesbica, gay, bisessuale e trans). Qui, a cavallo di viale Aldini, a pochi passi si trovano la lapide commemorativa e il Cassero di Porta Saragozza, storica sede e punto di riferimento del movimento.

A partire dalle 8 il Gruppo scuola del circolo Arcigay il Cassero è invece al liceo Copernico, riunito stamane in assemblea di istituto. I giovani operatori sono stati invitati a coordinare una serie di attività: laboratori, proiezione di filmati e illustrazione di altro materiale prestato dal Centro di documentazione del Cassero. Il tutto incentrato sulle violenze compiute contro le persone omosessuali da nazionalsocialismo e fascismo (vd. immagine allegata). Non mancheranno tuttavia collegamenti con altre esperienze di persecuzione sistematica come quella dell’Unione Sovietica di Stalin.

All’incontro di oggi, spiega Ezio De Gesu, responsabile del Gruppo Scuola, ne seguiranno altri sei a partire dal 6 febbraio. L’iniziativa, chiamata “Insieme agli altri”, verterà sui temi dell’identità e del bullismo. Inserita nelle attività extrascolastiche degli studenti sarà a partecipazione volontaria.


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